I test e i collaudi sono momenti fondamentali per qualsiasi attività di progettazione, sviluppo, produzione e manutenzione dei componenti elettronici. Solo testando adeguatamente le apparecchiature elettroniche è possibile accertare se l’elemento funziona correttamente e, in caso contrario, cosa non lo è. Per essere in grado di testare componenti elettronici, oggi è disponibile una varietà di test:
- test visivo: una prima valutazione del componente e del packaging per verificare eventuali non conformità
- controllo delle dimensioni
- test di saldabilità: determina la capacità di saldabilità dei pins del componente
- ispezione de-cap: verifica l’originalità di un componente
- test della funzionalità: verifica il funzionamento del componente
- ispezione a raggi X: individua eventuali anomalie e difetti, grazie alla possibilità di vedere all’interno del componente senza smontare i pezzi assemblati. Molto utile per la rilevare problematiche che sfuggono al test visivo.
- test di programmazione
- test con acetone
- test ROHS: verifica il rispetto dell’omonima normativa, che stabilisce restrizioni sull’uso di determinate sostanze pericolose nella costruzione di apparecchiature elettroniche
- test elettrici con multimetri per misurare tensione e corrente dentro un circuito integrato e con oscilloscopi per mostrare la variazione del segnale elettrico nel tempo
Chi esegue questi test
La domanda che ci si pone è però chi esegue questi test? La risposta è molto semplice, ma purtroppo spesso celata agli occhi del cliente. I pezzi devono infatti essere testati da laboratori, definiti test house, che possiedono una certificazione adeguata a dimostrare che non solo sono competenti, ma che il lavoro può essere addotto a strumento probatorio in caso di mal funzionamento.
Purtroppo, invece, quando si acquista da rivenditori non ultra-specializzati, nella maggior parte dei casi, i test vengono condotti da laboratori privati e la conferma cartacea viene rilasciata solo ed esclusivamente in caso di problematiche successive. Quasi mai viene indicato se e quale test è stato effettuato per verificarne la funzionalità, attestando il passaggio ad esempio con un documento cartaceo. L’unico elemento di “prova” è dunque la parola del venditore alla quale bisogna credere rimettendo una fiducia ceca.
Quindi se in seguito ho problemi col componente come faccio? A chi posso rivolgermi?
Test house accreditate, come ad esempio White Horse o Top Test, ti garantiscono l’esecuzione di test qualificati e, nel caso di problematiche successive, la possibilità di interfacciarti con il servizio clienti di un’azienda specializzata che cura il costumer care. Il piccolo laboratorio privato del fornitore invece, oltre a non fornire certificazioni sui test elaborati, ti offrirà come mero servizio clienti un tecnico cinese che biascica qualche parola di inglese, fornendo in pratica un aiuto pari allo zero.
Perché rivolgersi a un distributore indipendente
Acquistando da un distributore indipendente come Electronic Partner si ha la garanzia di un servizio puntuale e performante sotto ogni profilo. I pezzi vengono garantiti così come è possibile ricevere risposte a domande riguardo al numero dei test eseguiti. Se ad esempio hai intenzione di acquistare da un distributore indipendente MPS 500 MP2483DQ-LF-Zo MP2483DQ-LF-Z, potrai sapere se nel tuo lotto sono stati tutti testati o se è stato praticato un controllo a campione, e così via. In più, in caso di problemi potrai anche contattare direttamente la casa madre.
Bisogna sempre tenere presente che determinati tipi di test sono distruttivi per il componente analizzato, di conseguenza anche molto costosi. Quindi è necessario capire se tale procedimento è già compreso nel prezzo pattuito. Più in generale, deve essere chiaro se si tratterà di un esame “completo” o ad esempio solo visivo, test che ovviamente non è distruttivo quindi meno oneroso.
Quando si acquistano componenti elettronici è quindi necessario affidarsi a professionisti in grado di dare tutte le garanzie e una valida assistenza pre e post-vendita.